Il divorzio: le procedure

Arriva, a volte, nella vita il momento per due persone che si sono precedentemente sposate di separarsi: ognuno prende la sua strada perché non si può più restare assieme e i motivi per cui ciò accade sono i più disparati e personali.

Divorziare significa quindi far sì che gli effetti civili del matrimonio si interrompano.

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Parliamo del divorzio

 

Come abbiamo accennato sopra, il divorzio va a sciogliere gli effetti civili di un matrimonio, non quelli religiosi, quindi se si desiderasse andare a rimuovere anche quelli, nel caso in cui il matrimonio sia avvenuto in chiesa, è necessario chiedere l’annullamento alla Sacra Rota.

 

Prima di poter effettivamente divorziare, i coniugi devono chiedere la separazione giudiziale o la separazione consensuale. Nel 2015 è stato introdotto il divorzio breve per cui non serve più aspettare 3 anni dalla separazione per poter divorziare e i tempi sono diventati di 6 mesi se la separazione è consensuale, mentre di un anno se la separazione è giudiziale. Vi sono casi in cui il divorzio può essere immediato.

Se si vuole divorziare di comune accordo non sarà necessaria la presenza di avvocati, che invece serviranno in caso di una mancata collaborazione o di irreperibilità da parte di uno dei due coniugi.

 

Il divorzio comporta: lo scioglimento del vincolo matrimoniale se il matrimonio era di tipo civile o la cessazione degli effetti civili in caso di matrimonio concordato; la perdita del cognome del marito; un assegno divorzile da dare al coniuge economicamente più svantaggiato in base al reddito dei coniugi e alla durata del matrimonio; la scelta della destinazione della casa coniugale e dei beni di proprietà; si perdono i diritti successori; e per quanto riguarda i figli sarà il giudice a decidere se si avrà un affidamento condiviso o solo a uno dei due coniugi.


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